Manutenzione dell’impianto elettrico aziendale: gli obblighi di legge
Impianti Elettrici VeronaL’impianto elettrico è parte integrante di qualsiasi realtà produttiva e commerciale: la sua installazione deve essere eseguita a regola d’arte così da garantire un funzionamento ottimale e un livello di sicurezza massimo per i lavoratori. Ma non basta: è necessaria una corretta e periodica manutenzione dell’impianto elettrico, così come definito da numerose normative in vigore nel nostro Paese.
Di certo non deve stupire che sia lo stesso Stato a regolamentare la manutenzione dell’impianto elettrico: in primo luogo, l’impianto non deve costituire in alcun modo una fonte di pericolo per le persone o per le cose che si trovano ad interagire con esso; poi, va sottolineato che la manutenzione è necessaria per assicurare la costante efficienza del sistema, così da evitare disagi, ritardi e disservizi ad operatori e clienti.
Nel Decreto legislativo 81/2008, relativo agli impianti e alle apparecchiature elettriche del Titolo III, sull’Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, viene specificato che:
"Il datore di lavoro è obbligato a mettere in campo le misure necessarie a garantire la salvaguardia dei lavoratori di fronte ad ogni tipo di rischio di natura elettrica, facendo dunque sì che tutti gli impianti, le apparecchiature e i materiali dell’azienda siano stati progettati, costruiti, installati, utilizzati e mantenuti in modo corretto. Il datore di lavoro, in base a quanto definito in seguito alla valutazione del rischio elettrico, è obbligato ad agire di conseguenza, adottando le misure tecniche adatte per le procedure di utilizzo e di manutenzione dell’impianto elettrico, in modo da assicurare ai propri lavoratori un livello di sicurezza costante nel tempo".
Ancora prima di pensare alla manutenzione, va verificata la sua conformità alla normativa vigente, la quale deve essere appurata prima di qualsiasi altra operazione. In caso di esito negativo, un intervento di adeguamento si rende necessario il prima possibile.
La manutenzione dell’impianto elettrico è un obbligo del datore di lavoro il quale, laddove vi siano delle mancanze, può andare incontro alle relative responsabilità civili e penali per le proprie violazioni. In una simile evenienza, un’azienda non sarà ovviamente in grado di fornire alle autorità competenti l’idonea certificazione di regolare manutenzione, andando così incontro alla relativa sanzione.
Quanto alle sanzioni a carico del datore del lavoro o ai dirigenti responsabili in caso di mancata manutenzione dell’impianto,i n linea di massima si possono distinguere due tipi di violazione. Da una parte, infatti, vi è la contestazione della mancata documentazione provante l’avvenuta manutenzione. In questo caso è prevista una sanzione amministrativa, la quale si traduce in un’ammenda non superiore ai 1.000 euro. Più grave, invece, il caso in cui il datore di lavoro o il dirigente vengono accusati di esplicita inottemperanza dell’esecuzione delle verifiche obbligatorie per legge: in questo caso si parla di una sanzione penale che può arrivare fino all’arresto dai 2 ai 6 mesi, accompagnata da un’ammenda fino ad un massimo di 7.000 euro.